lunedì 13 dicembre 2010

gastronomia

Le sarde a beccafico sono un gustosissimo secondo piatto di origine siciliana: il connubio di sapori che si mescolano in questo piatto ne fa una pietanza particolarmente saporita e ghiotta, sicuramente da provare. Quella che vi proponiamo qui di seguito è la versione palermitana, ma vi suggeriamo anche come prepararla all’uso catanese.



Sarde a "beccaficu"
Buon appetito
■ Curiosita'
I beccafichi sono uccellini che vanno ghiotti di fichi, e d’estate, quando se ne cibano a volontà diventano grassottelli e molto saporiti, proprio come le sarde preparate a beccafico, ripiene e gustosissime!
Preparazione

Per preparare le sarde a beccafico, accendete il forno a 200°, e cominciate a pulire tutte le sarde squamandole, svuotandole delle interiora e privandole di testa e lisca, ma lasciando la coda. Lavatele, asciugatele delicatamente ed apritele a libro stando attenti a non dividere le due metà attaccate dal dorso . Mettete in una padella 4 cucchiai di olio e il pangrattato ,

quindi fatelo dorare a fuoco dolce , mescolando continuamente e stando attenti a non bruciarlo, poi mettetelo in una terrina. Mettete l'uvetta sultanina in ammollo in acqua calda e lasciatela rinvenire. Tritate il prezzemolo e le acciughe dissalate .

Unite al pangrattato i pinoli, l'uvetta ben strizzata, il prezzemolo, le acciughe dissalate e tritate, lo zucchero, il sale e il pepe secondo i vostri gusti . Con un cucchiaio di legno amalgamate bene tutti gli ingredienti

disponete questo composto sulle sarde (in modo che la pelle resti all’esterno), arrotolatele su se stesse cominciando dalla parte della testa , cosicché la coda resti all’esterno; ungete una teglia con dell'olio

adagiatele a mano a mano ben ravvicinate in una teglia unta d’olio , ponendo tra una e l’altra una (o mezza) foglia di alloro (. Le foglie di alloro possono essere sistemate anche in orozzantale tra una sarda e l'altra.

Quando avrete finito di disporle nella teglia, cospargetele col composto di pangrattato rimasto e irroratele con un composto formato da questi ingredienti rimasti: olio, succo d’arancia e zucchero . Infornate le sarde a beccafico a forno caldo per circa 20-25 minuti. Tradizionalmente le sarde a beccafico non si mangiano appena tolte dal forno; la teglia va lasciata coperta per mezz’ora e solo allora si servono in tavola.

■ Consiglio

Se volete preparare le sarde a beccafico all’uso catanese, nel ripieno, dovete sostituire metà del pangrattato con lo stesso peso di pecorino grattugiato, e aggiungere aglio o cipolla tritati. Inoltre il composto viene spalmato sulla carne della sarda che viene sovrapposta ad un’altra sarda a mo’ di sandwich (lasciando la pelle verso l’esterno); queste vengono poi passate nell’uovo sbattuto, successivamente nel pangrattato, ed infine fritte.

14 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. wow! stai dando fondo a tutte le tue specialità!

    RispondiElimina
  6. Professoressa Lidia Saccaro,
    Mi scusi. Il mio forno è alimentato da una bombola di GPL.
    Se accendo il forno prima di iniziare a pulire le sarde, alla fine della complessa preparazione non mi ritroverò con la bombola vuota?.
    La prego mi illumini. Sono confuso.
    Complimenti per la sua audacia nell'affrontare un settore così vasto e periglioso.
    Benvenuta nel "regno dei bloggeristi".
    Auguri per un crescente successo.
    Salutissimi. Arrivederci.
    Antonio Amodeo

    RispondiElimina
  7. Grazie Antonio,
    mi sento onorata di ospitare un tuo commento nel mio blog.
    Sono una bloggerista per caso(galeotta fu l'esercitazione al corso di informatica).
    Il problema del forno è presto risolto!
    Provvederò a regalartene uno elettrico termoventilato.
    Sono certa che tu e la Sig."Thatcher"contribuirete al successo del mio blog.
    Passata la confusione?
    Ciao

    RispondiElimina
  8. Prof. Lidia,
    Grazie per il regalo del forno elettrico ventilato. Mia moglie (tirchia) dice che consuma assai energia elettrica. Perciò conviene arrostire le sarde sulla brace.
    Non sono esperto nell'arte culinaria.
    Mia madre cucinava le acciughe ripiene a mo' di beccafico. Nel nostro mare non si pescano sarde.
    Il mio pescivendolo dice che in questo periodo non conviene importare le sarde.
    Motivo per cui dobbiamo rinviare l'esperimento della tua ricetta.
    Frattanto mi arriverà il tuo forno.
    Per economizzare, dobbiamo sperimentare in quale fase della preparazione conviene accendere il forno.
    Per la fornitura delle sarde, pensavo ad un mio amico, tuo concittadino.
    Si chiama Nino. E' una persona molto squisita, disponibile e generosa. Ha una imbarcazione a motore.
    Lo pregherò di procurarmi le sarde che a Termini
    si pescano facilmente.
    Così, con una fava, prenderò due piccioni: cucina e sarde. Per il resto provvederà mia moglie.
    Io mi sacrificherò a mangiarle, alla vostra salute!.
    Arrivederci a presto.-

    RispondiElimina
  9. Antonio,
    voglio svelarti un segreto:anch'io come te non sono esperta nell'arte culinaria con l'aggravante che anche l'attività di blogger,in cui tu invece ti distingui,è ancora in fase di sperimentazione.
    Le sarde sono diventate un incubo!Sai che ti dico!?Le facciamo pescare e cucinare al mio concittadino che in arti culinarie e ittiche è un esperto.
    Io mi sacrificherò con te a mangiarle alla salute di tutti.

    RispondiElimina
  10. Carissima, chi ti scrive è una casalinga disperata che ha finalmente trovato su internet l'occasione giusta per riscattare la sua condizione di cuoca frustrata e incompresa!!!Grazie alle tue ricette sto ottenendo grosse soddisfazioni in famiglia!!!tutti mi chiedono il segreto del mio cambiamento.....ma penso che non potranno mai scoprirlo....!!!!A proposito ho bisogno di alcune ricette per prepararmi al pranzo di domenica con mia suocera....palato esigente !!!Pensi di potermi aiutare???

    RispondiElimina
  11. Antonella,
    ho giustappunto il menù ideale per casalinghe frustrate con suocere dal palato esigente!
    Spaghetti lessati conditi con olio extravergine d'oliva e parmigiano;bistecca ai ferri(la suocera capirà quanto la ami)
    Sbalordimento assicurato!!!
    Dopo il pranzo ti consiglio la visione del film
    "Julie and Julia"interpretato dalla mitica Meryl Streep.Capirai come la fantasia,in cucina e nella vita,è l'arma vincente per appagare le frustrazioni
    Buon pranzo e buona visione
    Ciao

    RispondiElimina
  12. Prof. Lidia,
    Non svelare i tuoi segreti. Se non vuoi perdere la credibilità e la stima dei tuoi lettori, devi dimostrare la tua professionalità.
    Bando agli incubi, agli spaghetti lessati ed alle sarde.
    Preparami una ricetta a base di un pesce più pregiato e gustoso: la cipolla. E' una delizia.
    Credo che oggi sia la giornata giusta per cimentarti. Il tuo umore sarà al top. Dopo il desiderato rientro a scuola puoi dare il meglio.
    Saluti ed auguri.

    RispondiElimina
  13. Sei bravissima. Meglio di Benedetta Parodi.

    RispondiElimina